Memoryman aka Uovo @ Bellaciao
Saggezza e passione. E rispetto, profondissimo rispetto. Quello fra Cristiano Rinaldi aka Uovo aka Memoryman e la musica black è un matrimonio incredibile. Un matrimonio che si celebra prima di tutto sotto le insegne della miglior house – Uovo tra l’altro è un terzo del leggendario collettivo Pastaboys, diventato grazie ai soci Rame e Dino Angioletti un’entità rispettata a livello mondiale – ma che sarebbe profondamente sbagliato ricondurre solo ed unicamente agli stilemi dancefloor ed alla cassa in quattro.
Soprattutto, sarebbe sbagliato incasellarlo solo in un genere musicale: instancabile collezionista di vinili sì house ma anche funk, disco e techno, osservatore attentissimo di tutto ciò che è nuovo e che rappresenta evoluzione nel suono della club culture, Uovo riesce a rendere unici i suoi set proprio perché riesce a riversare il suo amore per la musica a trecentosessanta gradi in selezioni piene di eleganza, di ricchezza filologica – ma non per questo meno esaltanti e meno d’impatto.
Un curriculum lungo vent’anni e oltre (la prima release è datata 1992), senza nessun calo di tensione, nessuna sbavatura, nessuna concessione a scorciatoie facili, nessuna ansia di apparire e di creare hype inutili ed effimeri. Il tutto lungo una discografia che vanta, da solo o in collaborazione coi suoi soci storici, più di una cinquantina di uscite oltre a un numero virtualmente infinito di serate – tutte chiuse immancabilmente col sorriso.
Un sorriso che nasce dalla consapevolezza. Dalla saggezza e dalla passione, appunto. Quelle che quotidianamente lo portano a declinare il patrimonio storico della musica black (house, certo, ma anche soul, blues, jazz) con una creatività calibratissima, dove c’è il giusto equilibrio tra il gusto di prendersi dei rischi e la celebrazione di canoni estetici resi perfetti dalla storia (e dall’amore ed euforia che generano ancora oggi, immancabilmente, sui dancefloor).